Gianbattista Vico (1668÷1744), nel suo trattato «Scienza nuova» (1744) enunciò “i corsi e ricorsi della storia” riprendendo il concetto già trattato dai greci e oggi si assiste all’ennesima conferma del concetto del storico e filosofo napoletano.

59 anni e 6 mesi fa, il 27 Ottobre 1962 fu stigmatizzata la data che segnò il più alto punto di tensione fra fra i due blocchi (orientale e occidentale) con la crisi dei missili di Cuba che vedeva un braccio di ferro fra USA e URSS. I fatti storici, presi in modo asettico, partono dalla rivoluzione castrista (1953 ÷ 1959) con la vittoria di Fidel Castro (1926÷2016) e la fuga dall’isola di Fulgencio Batista (1901÷1973) il 1’ Gennaio 1959.

Gli USA non accettarono la situazione di Cuba e il Presidente John Fitzgerald Kennedy (1917 ÷ 1963) ordinò l’attuazione della «operazione Zapata» che si concluse con il disastroso sbarco nella Playa Giron (Baia dei Porci) a metà Aprile 1961: in quattro giorni fu tutto finito.

Nonostante la schiacciante vittoria dei cubani, Fidel Castro si sentiva minacciato dagli USA e chiese protezione all’URSS (CCCP: Сою́з Сове́тских Социалисти́ческих Респу́блик); Nikita Sergeevič Chruščëv (1894÷1971) approfittò della situazione e della richiesta di soccorso da parte del Lider Maximo accettando, con un accordo segreto, nel mese di Luglio del 1962.

I russi si erano trovati in situazioni critiche con gli USA, la prima della quale era accaduta nel 1960 quando il Lockeed U-2 del capitano Francis Gary Powers (1929 ÷ 1977) fu abbattuto sui cieli della URSS mentre stava svolgendo attività di ricognizione e fatto prigioniero (poi scambiato nel 1962 sullo storico Ponte di Glienicke con la spia del KGB William Genrikowitsch Fischer [1903 ÷ 1971] catturato negli USA nel 1957); la seconda situazione critica era data dalla presenza, dal 1959, di missili balistici USA Jupiter armati di testate termonucleari dislocati in Italia, Turchia, Gran Bretagna .

I russi iniziarono immediatamente la costruzione di installazioni per missili balistici SS-4; l’attività venne scoperta da satelliti spia USA e confermata da aerei ricognitori USA, fra i quali un esemplare del mitico Lockheed U-2 (ai comandi il pilota Anderson), che precipitò durante l’ultima ricognizione e il pilota morì.

Il Presidente J. F. Kennedy, dichiarò che avere missili balistici con la Stella Rossa installati a Cuba, quindi a sole 90 miglia nautiche (170 km) dalle coste statunitensi, metteva in serio pericolo la sicurezza USA, per cui ordinò, con effetto immediato, il blocco navale. In acque internazionali, navi da guerra USA bloccarono le navi da trasporto dell’URSS che si stavano dirigendo a Cuba per sbarcare il loro carico di missili e sistemi d’arma oltre alle attrezzature di servizio.

Dal 16 al 28 Ottobre 1962 il Mondo si trovò a un passo dalla catastrofe nucleare.

La situazione venne risolta con l’impegno pubblico degli USA che non avrebbero più tentato uno sbarco a Cuba e da un trattato riservato condotto dal fratello Robert Francis Kennedy (1925 ÷ 1968) con il quale gli USA si impegnavano con effetto immediato alla rimozione di tutti i missili Jupiter da Italia, Turchia, Gran Bretagna.

Il 28 Ottobre 1962 Nikita Sergeevič Chruščëv darà ordine alla flotta mercantile di invertire la rotta e ritornare in patria.

Dopo quasi 60 anni ci si trova a fronti invertiti fra Росси́йская Федера́ция (Federazione Russia) e Україна (Ukraina) con quest’ultima paragonabile all’isola caraibica nel 1960. Storicamente l’Ukraina ha ricevuto armi sia di difesa che letali (ovvero offensive) dall’occidente a partire dal 2014.

Come sosteneva Θουκυδίδης [Thūkydídēs] (460 a.C ÷ 404 a.C.) “bisogna conoscere il passato per capire il presente e orientare il futuro” ed è l’obbiettivo di questo articolo.

Si richiama anche un altro illustre personaggio del passato Marcus Tullius Cicero (106 a.C. ÷ 43 a.C.) che dichiarò “Historia magistra vitae”; le la storia è maestra di vita e la sturia permette di comprendere il presente e orientare il futuro, si devono conoscere tutti gli anfratti storici in modo asettico.

Si vuole chiarire che RSRiflessioni NON esprime pareri politici ma porta a «riflessioni» su fatti storici e attuali che modificheranno in modo consistente il futuro a breve, medio, lungo termine in tutti i settori: industriali, economici, sociali, tecnologici, ricerca, culturali.

Francesco Bordoni