La fortuna non è un dispositivo di sicurezza” dovrebbe essere ricordato SEMPRE.
Purtroppo il numero di infortuni sul lavoro registrati anche quest’anno in Italia dimostrano che la “fortuna” non era disponibile.
La sicurezza sul lavoro deve essere il primario obiettivo di ogni datore di lavoro, di ogno responsabile, di ogni lavoratore: non è morale e nemmeno etico pensare che un lavoratore (nel senso più ampio del termine) esca la mattina per recarsi al lavoro e giunto lì succeda qualcosa per cui la sera non farà ritorno a casa dai suoi cari.
Tutti DEVONO partecipare alla sicurezza sul posto di lavoro e ricordarsi che rimuovere o disattivare una sicurezza non significa far prima a lavorare bensì far prima a farsi male, se va bene, morire se va peggio.
Nessuno si deve sentire escluso nel rispettare i requisiti di sicurezza: dal fabbricante di macchine e attrezzature, a chi le commercializza, a chi esegue gli impianti industriali per fare funzionare macchine e attrezzature a chi utilizza le macchine, a chi si muove all’interno dei posti di lavoro, a chi esamina i rischi e dispone le procedure per la sicurezza, a chi dirige l’ambiente di lavoro, a chi esegue interventi di assistenza, a chi manutiene macchine, attrezzature, impianti, a chi controlla il funzionamento degli impianti, alle squadre di soccorso e antincendio, alle autorità preposta ai controlli, ai giudici coinvolti: TUTTI, nessuno escluso.
Non esiste un risparmio di denaro riducendo le sicurezza ma è esattamente il contrario: ridurre le sicurezze costa in tutti sensi. Costa vite umane, costa qualità nella produzione, costa produttività, costa immagine e per finire, la somma di tutto, costa denaro.
Il 24 Dicembre 2021, Papa Francesco, al secolo Bergoglio, ha esortato “basta morti sul lavoro” e questo monito dovrebbe fare riflettere tutti e invitare a rivedere le politiche del lavoro. La «marcatura CE» non è burocrazia se applicata nel rispetto di quanto definito dalle leggi. Troppo spesso si nota che la CE apposta sulla targhetta è semplicemente “un logo” che serve a chi finanzia la macchina ma poi ci si accorge, quasi sempre troppo tardi, che quel CE effettivamente è solo un logo apposto sul poco se non sul niente.
La sicurezza, oltre ad essere un obbligo morale, un comportamento etico è anche un insieme di leggi dello stato e quindi vi è l’obbligo di rispettare e applicare quanto richiesto.

L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha origini centenarie a significare che la gestione appropriata del lavoro a 360°; nata nel 1919, con sede in Genève (Suisse), è stata la prima agenzia specializzata a far parte del sistema delle Nazioni Unite nel 1946 e nel 1969 l’Organizzazione è stata insignita del Premio Nobel per la Pace.
Nel 2021 si sfioreranno i 1.200 morti sul lavoro e circa 500.000 infortuni gravi sul lavoro sono numeri che dovrebbero terrorizzare chiunque e per capire il peso di questi morti è come se 5 aerei di linea precipitassero all’anno in Itala, ma in Italia non sono mai caduti 5 aerei di linea in un anno.
R&S Ci.Ti.O.