Quando viene controllato il segnale orari per la sincronizzazione dei nostri orologi o dei nostro computer, pochi si immaginano che la così detta “ora esatta” ha innescato un problema legato a qualche decimillesimo di secondo.
Alla Royal Society di London gli scienziati stanno dibattendo la possibilità di una ridefinizione del UTC, il Tempo Coordinato Universale, con l’eventuale abolizione del Leap Second.
Leap Second
Il Leap Second era stato introdotto nel 1972 quando gli scienziati, a seguito di rilevazioni, calcoli, analisi risalenti al 1920, si erano resi conto della discordanza fra il tempo scandito dagli orologi terrestri (quelli che scandiscono il tempo in base alla rotazione terrestre) e gli orologi atomici (quelli che scandiscono il tempo in base alla frequenza di risonanza degli atomi). La Terra è meno precisa nella propria rotazione rispetto agli orologi atomici per cui ogni anno si verifica una discordanza fra tempo terrestre e tempo atomico; quando lo sfasamento fra questi due “tempi” raggiunge gli 0,9 secondi, gli scienziati aggiungono 1 secondo all’orologio Terreste (quello comandato da Geenwich), il Leap Second.
La preoccupazione del BIPM di Paris riguarda il Global Navigation Satellite Systems che necessita di un perfetto sincronismo per garantire le precisioni oggi necessarie per la navigazione aerea, navale, terrestre.
A gennaio 2012 si terrà a Ginevra la World Radio Conference dell’International Telecommunication Union (ITU)durante la quale gli Stati membri, che sono 200, dovranno esprimersi apertamente in merito al mantenimento o all’abolizione del Leap Second.